La funzionalità della respirazione del Rebirthing

Origine della parola spirito
Dal lat. spiritus: “soffio, RESPIRO, spirito vitale”

Definizioni:
– L’animo dell’uomo, inteso soprattutto come complesso delle facoltà psichiche, intellettuali e affettive
– Inclinazione o tendenza, attitudine o capacità, disposizione d’animo che determina o condiziona in un individuo il modo soggettivo di sentire, pensare e comportarsi
– Secondo la fisiologia antica, il fluido sottile detto più precisamente spirito vitale che, scorrendo dal cuore e dal cervello ai singoli organi, determinerebbe le sensazioni e i moti dell’anima

Concretamente il respiro è lo spirito che genera e alimenta l’ esistere, l’ essere e il sentire.
È l’ animo che ci tiene in vita.

Il respiro, cadenza vitale e costante, ci accompagna in ogni attimo della nostra vita e scandisce ritmicamente i nostri pensieri, le nostre sensazioni, le nostre esperienze.

Il primo atto che facciamo al momento della nascita è il respiro; è il principale nutrimento per la nostra vitalità ancora prima dell’ alimentazione e dell’acqua infatti è possibile restare diversi giorni senza mangiare, alcuni senza bere ma non si può stare più di pochi minuti senza respirare. Quindi respirare equivale a vivere e quindi sentire. Infatti nel momento in cui sperimentiamo qualcosa che ci appaga spontaneamente prendiamo un’inspiro profondo; nel momento in cui sperimentiamo un dolore, automaticamente tratteniamo il respiro.
Possiamo dedurre che respirare equivale a sentire e trattenere il respiro equivale a non sentire

Il respiro è il soffio silente e continuo che alimenta la nostra vitalità, la nostra energia.

Il respiro è la nostra prima relazione con il mondo circostante.

Inaliamo (dal lat. in-halare = soffiare dentro): introdurre ed assorbire ciò che ci circonda.
Esaliamo (dal lat. ex-halare = soffiare fuori): mandare fuori ciò che è nostro.
Simbolicamente ma anche fisicamente, respirare è relazionarsi con la realtà circostante, è ricevere e percepire ciò che ci circonda (inalare) e condividere ciò che siamo, ciò che è nostro (esalare).
Un mutuo e continuo scambio di dare e ricevere.

La nostra respirazione naturale è automatica, involontaria e spesso siamo inconsapevoli e non portiamo attenzione al nostro respiro; allo stesso modo i nostri pensieri, il nostro universo emozionale, i nostri atteggiamenti e le nostre reazioni sono inconsce e automatiche.
Così come possiamo intervenire nel nostro respiro e gestirlo aumentando l’ ampiezza, il ritmo e l’ intensità; così possiamo intervenire nel nostro mondo emozionale divenendo consapevoli dei nostri pensieri impariamo a gestirli e a guidare le nostre emozioni, le nostre attitudini, le nostre tendenze comportamentali a nostro favore.

Ecco che con la particolare tecnica della respirazione del Rebirthing ampia, potente, profonda e allo stesso tempo dolce e rilassata; respirando attraverso la bocca per una maggiore capacità d’ aria e senza pause fra inspiro ed espiro e viceversa (per questo viene definitia una respirazione circolare e continua) diamo volume al nostro universo emozionale che tendenzialmente siamo abituati a non ascoltare.
Aumentare l’ampiezza e il ritmo della respirazione, favorisce anche una naturale disintossicazione del nostro organismo, apportando dei veri e propri benefici fisici ed emozionali; attraverso l’estensione del diaframma immettiamo più aria nei polmoni ossigenando tutto il nostro organismo, tutte le cellule respirano, liberando fisiologicamente le tossine accumulate.

In questo metodo di respirazione l’obiettivo è di rilassarsi il più possibile fisicamente mantenendo attiva la consapevolezza e la volontà di respirare. Già in questo si estrapola il primo collegamento ed il primo beneficio di atteggiamento: dato che respirare è vivere, si evince che il modo in cui respiriamo rispecchia il modo in cui viviamo e nella pratica della respirazione, respirare completamente rilassati mantenendo questo atteggiamento volontario, faciliterà ad avere spontaneamente lo stesso comportamento nella vita, a sentirsi fiduciosi e rilassati ma allo stesso tempo attivi, autori potenti e propositivi.

Questa particolare tecnica di respirazione produce alcuni processi fisiologici come l’aumento di ossigeno e la riduzione dell’anidride carbonica; come un naturale processo alchemico, induce ad una lieve inibizione dell’area razionale del nostro cervello (neocorteccia) e permette uno spontaneo e libero riaffiorare di memorie emozionali, sensazioni e ricordi (cervello limbico); per poterli rivalutare e riconsiderare con una nuova prospettiva, più chiara e consapevole ed integrarla alla nostra vita attuale.
Agevoliamo così una naturale risoluzione e liberazione da obsoleti sistemi emozionali e di pensiero ormai non più funzionali per noi, per ciò che viviamo.

Essere consapevoli di respirare è come ricordarci di vivere, sentire che siamo vivi, sentire che siamo la fonte del notro respiro, delle nostre scelte.
Trattenerlo è come respirare al limite della sopravvivenza; è trattenere le nostre emozioni, percependo così una realtà condizionata dai nostri giudizi inconsci, dalle nostre credenze, che abbiamo strutturato nella nostra memoria emozionale da quando siamo venuti al mondo e per come abbiamo percepito la nostra relazione parentale, l’ambiente sociale e familiare.

È importante essere consapevoli del nostro respiro perché è la chiave, il ponte di connessione tra i nostri pensieri, le nostre credenze e le nostre emozioni.
Attraverso questa particolare tecnica di respirazione si favorisce l’ accesso alle nostre informazioni inconsce. Divenire consapevoli della nostra percezione, delle nostre credenze è un’ opportunità per trasformare l’ immagine che abbiamo di noi, amarsi e comprendere la nostra relazione con gli altri e con il mondo; fare chiarezza per scoprirci artefici del nostro mondo emozionale ed armonizzarlo responsabilmente e liberamente con ciò che vogliamo integrare e creare nella nostra vita.
L’ integrazione come dice la parola stessa è unire, ampliare una percezione limitata, è sentire con tutto il nostro organismo, nuove credenze e pensieri. È vivere concretamente la nostra trasformazione.

Attraverso questo particolare metodo di respirazione impariamo a trasformare la sensazione di controllo che pensiamo di avere sulla nostra vita. Così ad ogni respiro sviluppiamo fiducia in noi, nel nostro potenziale, nelle nostre capacità. Ci sentiremo naturalmente più al sicuro, rilassati, potenti e liberi!

Essere consapevoli del nostro respiro e ampliarlo significa aprire le nostre prospettive e dare spazio, vitalità e colore al nostro mondo emozionale.
Non vivere più con la stessa costante miscela di emozioni, ma è rinvigorire la tavolozza di colori con cui dipingiamo la nostra realtà. Quindi riconoscersi gli autori, i disegnatori liberi della nostra vita! Viversi in modo più ricco, genuino e appagante.